BASTA PRECARIETÀ NELL’UNIVERSITÀ

 

Manifestazione contro la precarietà dei lavoratori universitari, giugno 2008

 

L’Università di Genova si è avvalsa per anni del supporto di centinaia di collaboratori con contratti precari ma costantemente rinnovati per sopperire alle carenze d’organico.
Non sono stati comunicati i numeri precisi ma si stimano in diverse centinaia lavoratori precari (amministrativi, tecnici, bibliotecari, manager didattici ecc.). 

 

A seguito dell’ultima legge finanziaria (art.3 comma 90 legge 244/2007) queste tipologie di contratto non possono più essere stipulate se non limitatamente a particolarissime condizioni.
Lo scopo è eliminare il precariato stabilizzando coloro il cui lavoro è chiaramente utile e non corrisponde ad un’esigenza temporanea.
 
Purtroppo questo nobile fine è completamente travisato dai pareri fortemente restrittivi della Funzione Pubblica, diffusi tramite successive circolari.
 
L’Università di Genova, anche se potrebbe avvalersi della propria autonomia e decidere il suo futuro e quello di centinaia di lavoratori in maniera indipendente, ritiene di attenersi a queste circolari in pratica lasciando a casa tutti questi lavoratori che hanno così la definitiva conferma di avere tanti doveri e nessun diritto (di fatto nemmeno la malattia!).

 
L’unica alternativa che è già stata attuata, e che comunque non si potrà applicare per molti, è stata quella di impiegare alcune persone tramite agenzia di lavoro a somministrazione (ex interinale), con un costo ecisamente maggiore per l’Ateneo rispetto ai precedenti contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
 
Eliminare il precariato producendo disoccupazione è un controsenso! A queste condizioni evviva il precariato!
 
Prima del 9 giugno p.v., data in cui si riunirà il Senato accademico per decidere anche delle nostre sorti, chiediamo un incontro con il Direttore Amministrativo per avere delle risposte chiare ed univoche.

 Humpty Dumpty e Comitato Lavoratori Precari dell’Università

 

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