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La Giornata di Mobilitazione
Nazionale contro la riforma Gelmini ha assunto forme colorate questa mattina a
Genova. La protesta è tornata per le strade, bloccando i punti nevralgici del
centro cittadino con azioni mirate che hanno coinvolto i passanti e gli
automobilisti, per parlare ancora una volta alla gente e sensibilizzare la
città.
Il drago di cartapesta animato
dagli studenti di Lettere e Filosofia ha iniziato la sua marcia da via Balbi, sbuffando
e ringhiando per via Garibaldi, risalendo a zig-zag fino a De Ferrari e poi giù
in picchiata per raggiungere viale Brigate Partigiane, dove andava in scena un
altro capitolo della protesta. I ragazzi di Scienze Politiche, alcuni vestiti
con calze a rete e minigonne vertiginose, altri armati di secchio e tira acqua,
si sono improvvisati lavavetri, per sensibilizzare gli automobilisti fermi al
semaforo sul tipo di futuro prospettato per loro. Chiari anche i messaggi sui cartelli:
Futura Escort, Col retto rotto mi pago la retta e Riapriamo il dialogo: vaffanculo! Buona anche la risposta della
gente ferma al semaforo, che ha elargito generose mance come contributo alle
iniziative alla lotta e solidarizzato con gli studenti.
in testa, per fare ritorno a Piazza Matteotti dove i ragazzi della facoltà
occupata di Scienze della Formazione hanno pubblicizzato il nuovo
rivoluzionario farmaco, Gelmindol®, supposte effervescenti: un sedativo celebrale, si usa per la terapia
sintomatica dello sviluppo del pensiero critico e delle sindromi da sviluppo
culturale. Interazioni: è incompatibile con l’applicazione della Costituzione
Italiana.