Il
decreto Brunetta rappresenta l’ultimo di una lunga serie di
indiscriminati attacchi rivolti ai lavoratori del Pubblico Impiego,
individuati come capro espiatorio degli sprechi del denaro pubblico,
sperperato in anni di politiche guerrafondaie e volte ad agevolare
solo il privato.
Vent’anni
di tagli nella Pubblica Amministrazione stanno oggi distruggendo
anche il mondo dell’istruzione. Con la riforma Gelmini si è
arrivati a colpire tutti, dalle elementari all’università e grazie
alla scusa di favorire la “meritocrazia” si legittima il
licenziamento di decine di migliaia di lavoratori.
Sotto
i nostri occhi stanno
per essere mandati a casa 501 precari dell’ateneo genovese,
ai quali, come unica pallida alternativa, è stata proposta
l’assunzione in cooperative. Questo comporterà per loro una
drastica riduzione degli stipendi, un peggioramento delle condizioni
di lavoro e un’irrimediabile
impoverimento dei servizi erogati agli studenti.
cooperative, infatti, sarebbero sottoposte annualmente a gare
d’appalto che, in base a logiche di mercato, agevolerebbero le
offerte a basso costo con ovvie e tragiche conseguenze sia per i
lavoratori che per noi studenti.
Istruzione
e lavoro sono diritti imprescindibili sanciti dalla Costituzione:
renderli precari non fa parte della soluzione, ma fa parte del
problema!
Contro
i decreti legge Brunetta e Gelmini e i tagli all’istruzione
pubblica:
BLOCCHIAMO
LE UNIVERSITA’