L’assemblea dei docenti
universitari genovesi, promossa dalla Giunta di Presidenza della
Facoltà di Lettere e Filosofia riunita il giorno 17 ottobre alle ore
11 nell’aula del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, con
la partecipazione di Presidi e docenti di numerose Facoltà Condivide
l’iniziativa dei lavoratori precari dell’Ateneo e degli studenti che
ha posto con forza all’attenzione dell’opinione pubblica la gravità
dell’attacco in corso contro il sistema pubblico della formazione, in
violazione dell’art. 33 della Costituzione.
Si impegna a promuovere
ulteriori forme di protesta che, senza sfociare nel blocco forzoso
della didattica, siano capaci di far crescere la consapevolezza
dell’importanza della posta in gioco, sia nell’ambito della didattica
ordinaria sia attraverso la pratica delle lezioni all’aperto.
Prendiamo atto che si è
finalmente giunti ad una condivisione dei metodi e delle strategie
utilizzate agli studenti. L’assemblea studentesca ha solamente
accelerato i tempi di una protesta che rischiava di rimanere
puramente virtuale. Siamo così giunti ad una dimensione analoga a
quella di Pisa e di altri atenei che hanno subito messo in moto la
macchina della protesta.
Chiediamo
l’impegno concreto del maggior numero di docenti a coordinarsi con
l’assemblea permanente degli studenti, di modo che già da questa
settimana si possano svolgere il maggior numero possibile di lezioni
all’aperto.
Riteniamo
inoltre sia necessario che queste siano iniziative volte a creare un
percorso continuativo nel tempo e che ogni lezione, per quanto
possibile, sia relazionata agli avvenimenti d’attualità che
colpiscono il mondo dell’istruzione pubblica. Invitiamo
tutti a partecipare per evitare che questa rimanga una proposta
isolata e quantitativamente povera, considerando che questo è ad
oggi l’unico strumento di lotta proposto dall’assemblea del
Personale Docente.
Auspichiamo
quindi che si trovino ulteriori forme di protesta.
Chiede un incontro
pubblico coi rappresentanti degli Enti locali per discutere le
iniziative di contrasto dei provvedimenti governativi. Chiede al Rettore
Magnifico di indire una inaugurazione anticipata dell’anno accademico
che, con tutta la solennità del caso, manifesti la volontà di
difendere la scuola e l’università pubblica contro il tentativo di
smantellamento in corso.
L’Assemblea
dei Docenti universitari genovesi
necessità che L’ASSEMBLEA STUDENTESCA, in forma di delegazione, DEBBA PARTECIPARE IN MANIERA ATTIVA AI SUDDETTI INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI.
creato, se davvero vuole muoversi unitariamente – o per lo meno
senza fratture insanabili tra docenti e studenti -, deve tener conto
del peso specifico e attivo che l’Assemblea Studentesca ha ottenuto
in questi primi giorni di lotta.
alla gravità della situazione (la legge 133 è già stata approvata
alla Camera) comunicare l’intenzione di NON INAUGURARE L’ANNO
ACCADEMICO, in conformità con le decisioni degli altri atenei e
considerando l’impossibilità della partecipazione attiva da parte
degli studenti.
sospensione totale della didattica nell’intero ateneo genovese (di
almeno un giorno) per favorire la partecipazione di tutti gli
studenti, i docenti e i lavoratori dell’Università ad un’assemblea
d’ateneo da svolgersi entro mercoledì 29 ottobre.